Le campane del Big Ben suonarono per marcare l’entrata in vigore della Brexit avvenuta esattamente alle 11 p.m. del 31 dicembre 2020.
Questo cambiamento ha portato ad un caos invisibile nel mondo dell’industria, della scuola , intesa quest’ultima per le università che da parecchi anni ospitano cittadini stranieri da tutto il mondo.
Ci si è ritrovati con nuove regole e i sistemi software, riferendosi all’export nel resto dell’Europa ha dovuto adeguarsi a nuove policy.
Mentre il Regno Unito (UK) si è concesso 6 mesi per testare , verificare questo cambiamento epico, l’Irlanda al contrario ha cominciato da subito ad adottare le nuova regolamentazione , creando : caos , timori , confusione.
Ma quali sono i più grandi cambiamenti causati dalla Brexit ?
Immigrazione : quelli che arrivano per la prima volta in UK devono in qualche modo distinguersi ad esempio essere lavoratori qualificati con un salario (quindi in grado di mantenersi) pari a 25.600 sterline inglesi, per i lavori con scarse qualifiche almeno 20.480 sterline inglesi o in possesso di un “dottorato” che sia importante , rilevante per il lavoro per il quale ci si trova in UK.
All’ aeroporto : la linea degli arrivi dall’ Europa è scomparsa ed è stata sostituita con la frase riferita alle merci
“qualcosa da dichiarare ?”. Ora ci sono limiti pesanti per quanto riguarda l’acquisto o import dall’Europa per le
sigarette ,l’alcol. Per tenere sotto controllo gli stranieri entranti in UK e verificare e attuare le nuove regole della Brexit
sono stati assunti più di un migliaio di nuovi addetti.
I cittadini stranieri verranno controllati in continuazione per quanto riguarda la sicurezza , la motivazione che li ha
portati ad entrare in UK , se sono cittadini con almeno 5 anni di residenza continua oppure no.
I cittadini stranieri dovranno usare sempre il loro passaporto ai cancelli di uscita. Ad alcuni cittadini dell’Europa che
non vivono in UK potrebbero aver bisogno di una sorta di Visa che dimostri che è stato invitato appositamente per un
lavoro a pagamento.
Cittadini “EU” : i cittadini britannici già stabiliti in Europa hanno il diritto di rimanere , sebbene con restrizioni di movimento verso gli altri paesi dell’Europa. I cittadini stranieri in UK prima del 31 dicembre 2020 hanno diritto di rima-
nere ma hanno solo sei mesi per dimostrare che la loro posizione sia stabile o in fase di stabilità dalla Home Office.
I padroni di casa e i datori di lavoro : entrambe i soggetti affrontano sanzioni nel caso impieghino o affittino case a
persone non autorizzate a rimanere nella nazione, tuttavia questa regola non interessa immediatamente coloro che
erano già impiegati in UK prima dell’uscita della Brexit.
Dogane: tutti gli affari necessitano dimostrare una dichiarazione doganale sulla merce inviate in Europa, inclusa
Irlanda e l’Irlanda del Nord (che segue le regole doganali dell’Europa). I conducenti dei camion che entrano nel Kent
devono avere i documenti corretti che possono ottenere on line sotto la voce “permesso d’accesso” soprannominato
“la Brexit dei camionisti”.
E’ vero che i grandi cambiamenti richiedono tempo (n.d.r.)
Non conosco fino in fondo le motivazioni per questa chiusura chiamata “Brexit” dal resto del mondo.
Forse paura delle grandi masse di popoli che si spostano da luoghi di guerra, fuggendo al rumore delle bombe sui loro capi, dalla paura, dalle sofferenze , dalle malattie. Popoli che si spostano con la speranza di trovare , alla fine, un luogo dove poter avere una casa, un lavoro , un futuro felice per i propri figli, costruirsi delle amicizie. Un posto dove
trovare delle opportunità (n.d.r.)
Sarebbe stato difficile costruire una muraglia come quella cinese, oggi come oggi , la Brexit o altre regole restrittive
che esistono nel mondo sono peggiori rispetto ai mattoni per separare gli esseri umani , seppure con la scusa della
“difesa” da una minaccia che si chiama “umanità in fuga” (n.d.r.)

Fonte : Speak Up, mensile , marzo 2021
Immagine : da Pixabay.com